A cosa penso mentre corro?

“Ogni tanto qualcuno mi chiede a cosa penso mentre corro. Le persone che mi fanno questa domanda di solito non sanno cosa sia la corsa su lunga distanza.

Comunque,ogni volta che me lo chiedono,  vi rifletto profondamente. Già, a cosa penso mentre corro? Se devo essere sincero, non me lo ricordo nemmeno io.

Nei giorni freddi, in una certa misura penso al freddo. Nei giorni caldi, al caldo. Quando sono triste,alla mia tristezza, quando sono contento, alla mia allegria. In una certa misura.  Mi succede anche di tornare con la mente ad avvenimenti passati,così ,senza nesso logico. A volte, ma accade di rado,mi vengono delle idee. Tuttavia posso affermare che non ho pensieri davvero coerenti.

Quando corro, semplicemente corro.

In teroria nel vuoto. O viceversa, è anche possibile che io corra per raggiungere il vuoto. In quella sospensione spazio-temporale, pensieri ogni volta diversi si insinuano naturalmente nel mio cervello. E’ naturale, perchè nell’animo umano non può esistere il vuoto assoluto. Il nostro spirito non è abbastanza forte per concepire il nulla, e inoltre non è coerente. Insomma, i pensieri che si avvicendano nella mia mente mentre corro sono semplicemente dei derivati del nulla, tutto lì. Si formano ruotando intorno al nulla.”

Tratto dal libro “L’arte di correre” di Murakami Haruki

 


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