Il tapis roulant in riabilitazione – parte 5°

Prosegue la nostra disamina dell’uso del tapis-roulant in riabilitazione.
Ecco un link agli articoloi precedenti:


La locomozione all’indietro sul tapis roulant

Riabilitazione sul tapis roulant per persone anziane o post-tramauticaOltre all’inclinazione è possibile variare anche la direzione di marcia. Alcuni modelli (molto costosi molto difficili da reperire) hanno la funzione del doppio verso di scorrimento del tappeto (avanti e indietro), mentre negli altri modelli occorre far girare il paziente (il che può produrre alcuni inconvenienti pratici). Inclinando il tappeto è inoltre possibile aumentare nella marcia all’indietro lo sforzo muscolare (in particolare quello concentrico del gastrocnemio) e i gradi di flessione di caviglia e ginocchio. Rispetto alla direzione normale il cammino a ritroso avviene con velocità e lunghezza del passo differenti, attivazione neuromuscolare più intensa e maggiori risposte cardiovascolari e metaboliche. Può quindi essere considerato un valido mezzo allenante per alcune abilità quotidiana (ad esempio l’avvicinarsi ad una sedia per sedersi) in soggetti con disturbi dell’equilibrio.

 

Aggiunto al training tradizionale di un gruppo di pazienti con ictus ha mostrato ricadute positive anche sui parametri spazio-temporali del cammino in avanti. Vanno tuttavia considerate le difficoltà di adattamento ed esecuzione incontrate in questa particolare situazione, soprattutto dalla popolazione geriatrica.

 

Nella corsa all’indietro i picchi di forza dei muscoli della coscia sono leggermente inferiori rispetto alla direzione normale, ma le variazioni più rilevanti sono quelle del pattern di attivazione dei vasti laterale e mediale obliquo del quadricipite. La loro azione passa da prevalentemente eccentrica e concentrica in avanti ad isometrica e concentrica all’indietro: questo aspetto, unito alla diminuzione delle forze articolari di compressione sul ginocchio, porta ad interessanti applicazioni cliniche nella fase iniziale (più dolente) delle sindromi femoro-tibiali e delle tendiniti del rotuleo.

 


Una replica a “Il tapis roulant in riabilitazione – parte 5°”

  1. stefano morselli ha detto:

    Complimenti, finalmente qualcuno che comprende i benefici della corsa all’indietro. Io la pratico a livello agonistico da 19 anni e la cosa piu’ straordinaria che ho testato su di me sono state le seguenti:

    -) Ho risolto quasi completamente l’eccesso di pronazione, la corsa all’indietro ha un eccezionale capacita’ di potenziare l’arco plantare con il conseguente miglioramento dell’appoggio.
    -) In occasione di un intervento in artroscopia per la sistemazione del menisco ho potuto, riprendere l’attivita’ potenziamento muscolare 7 giorni dopo l’operazione iniziando a camminare all’indietro per arrivare a correre (piano) all’indietro dopo 14 giorni dall’operazione quando in avanti non riuscivo naturalmente a caricare il peso sul ginocchio.
    Buona riabilitazione a tutti.

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