Sogna in grande e osa fallire divagazioni sull’arte di correre. di Fabrizio Pistoni
Sogna in grande e osa fallire sono le parole che il protagonista si ripete la notte prima dell’inizio del Tor des Geants: 330 km con 24.000 metri di dislivello. pistoni ci racconta la sue esperienza in un monologo interiore lungo tutta la corsa:fatica,incontri,evoluzioni e involuzioni del pensiero,fame,sofferenza,silenzio,paesaggi mozzafiato.
Un libro da leggere tutto d’un fiato!!!
Alcuni estratti:
“Mi sembra incredibile, nel mondo di tutti i giorni lo sconosciuto è un punto interrogativo. Qui è giusto il contrario, anzi,il dilemma non si pone:luogo e orario. Se sei qui, a quest’ora, tu sei uno disposto a darmi una mano. Si innesca così un ciclo virtuoso basato su valori evidentemente rari se in me c’è tanto stupore. eppure è tutto vero”
“Io ho anche freddo, una volontaria è piene di premure, che forse scaldano più della coperta che mi ha offerto. Mi gusto ogni boccone come se fosse l’ultimo, è la solita storia: il piacere di ogni singolo gesto è ciò che da valore a questa esperienza. Credo che sia la reazione al senso di apparente abbondanza che dilaga alla tv e sui giornali…”
“La sostanza è che l’esistenza di esperienze condivise stimola cordialità e buoni sentimenti,così ci salutiamo come fossimo due vecchi consocenti”
“Cosa racconto che sto inseguendo qualcuno giusto perchè è davanti a me? Uno sconosciuto del quale non so nulla e che a sua volta sta facendo lo stesso con chi lo precede? Però sono felice. Vui mettere? Perchè deve sempre esserci un perchè? Sarà un caso, ma proprio in questo momento il cubano si mette a parlare di sant’Agostino, Sai cosa rispondeva a chi gli diceva cosa stava facendo Dio prima di creare il mondo? No dimmelo tu. Che era tutto preso dalla costruzione dell’inferno per chi avrebbe posto simili domande.”
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