Inizia oggi uno speciale sull’uso del tapis roulant come strumento di riabilitazione da traumi e patologie specifiche. Gli articoli saranno pubblicati con cadenza settimanale: non perdeteli!
Prefazione
Il tapis roulant è comunemente utilizzato per testare ed allenare pazienti con patologie cardiopolmonari.
Vi è un interesse crescente per l’utilizzo del treadmill (il tappeto per correre in inglese è chiamato treadmill) nella riabilitazione di pazienti con patologie ortopediche e neurologiche. I tapis roulant commercialmente disponibili mostrano ampie differenze in termini di struttura e funzione che hanno un impatto diretto sui protocolli riabilitativi specifici.
Gli scopi del presente testo sono di:
- fare una breve revisione della fisiologia e biomeccanica dell’esercizio al tapis roulant rispetto al cammino libero;
- chiarire le specifiche tecniche dei tapis roulant adatti per scopi riabilitativi;
- fornire linee-guida per la selezione di tapis roulant per le diverse categorie di pazienti riabilitativi.
Dapprima verranno discusse le caratteristiche fisiologiche e biomeccaniche del cammino
su treadmill e libero. Verranno discusse le implicazioni del cammino in discesa e salita ed i risvolti riabilitativi.
Quindi verranno descritte le caratteristiche tecniche dei tapis roulant e gli specifici requisiti per le diverse categorie di pazienti riabilitativi.
Breve introduzione
Uno dei principali scopi della Riabilitazione è aiutare l’individuo a riprendere il maggior grado possibile di attività, compatibilmente con il suo stato di salute.
L’attività che un soggetto disabile è in grado di compiere deve essere misurata ed allenata con criteri scientifici a scopo terapeutico, in quanto essa esercita la funzione lesa entro i limiti
di capacità individuali.
Pazienti con disabilità da limitazione cardio-respiratoria o secondarie a patologie d’organo che riducono la disponibilità energetica vengono tradizionalmente valutati ed allenati
con ergometri (attrezzature che misurano il lavoro meccanico compiuto durante un esercizio specifico tramite i Watt con i Watt abbiamo un valore assoluto sul tipo di sforzo che altrimenti non avremmo sulla normale attrezzatura): tali valutazioni mirano a stabilire una capacità funzionale massima limitata dai sintomi.
Negli ultimi anni è inoltre cresciuto l’interesse per la valutazione e l’allenamento dell’attività deambulatoria in pazienti con disabilità motorie, ottenuti mediante apparecchiature denominate treadmill (o anche camminatori, tappeti ruotanti / tapis roulant, o altro). Tuttavia, vi sono notevoli differenze nella struttura e funzionalità dei modelli di tapis roulant in commercio e queste differenze hanno dirette ricadute anche sui protocolli riabilitativi adottati nei differenti pazienti.
Per questi motivi si avverte l’esigenza di linee-guida (guida all’acquisto del tapis roulant) per una scelta mirata di tapis roulant in Riabilitazione. I criteri di selezione si devono basare – oltre che su esigenze cliniche specifiche e sulle caratteristiche antropometriche (altezza e struttura fisica) dell’utente – su considerazioni fisiologiche, tecnico-strutturali ed economiche.
Scopo di questo lavoro è:
a) discutere brevemente la fisiologia e la biomeccanica del cammino su tapis roulant;
b) segnalare le caratteristiche tecniche salienti dei vari modelli di tapis roulant esistenti in commercio e discutere la loro appropriatezza in funzione del paziente e dell’allenamento da proporre.
Considerazioni fisiologiche sul cammino con tapis roulant.
La deambulazione su tapis roulant possiede peculiarità neurofisiologiche e chinesiologiche differenti rispetto a quella su terreno, così come avviene se si variano la pendenza (salita e discesa), la direzione di marcia (in avanti e all’indietro), o la velocità (cammino e corsa). Queste caratteristiche devono essere ben chiare per proporre un allenamento mirato a specifiche funzioni.
[…] Il tapis roulant in riabilitazione – Parte 1° […]
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