ZATOPEK La Locomotiva Umana

Zàtopek La locomotiva umana

Zàtopek La locomotiva umana

ZATOPEK La Locomotiva Umana di Marco Franzelli

Domenica 27 Luglio 1952 , Maratona, Olimpiadi di Helsinki:

All’approssimarsi del ventesimo chilometro, Zatopek e Jansson balzarono su Peters, in evidente difficltà. I tre continuarono in compagnia, finchè Zatopk- così si racconta-  si rovolge agli altri due dicendo, in inglese:” Prima d’ora non ho mai corso una maratona, ma non credete che dovremmo andare un po’ più forte?” Nè Peters nè Janson si sentirono di rispondere. Emil decise a quel punto che era meglio andarsene per conto suo. E lo fece……… . Tutta colpa di quel 30° km. Un appuntamento con il destino al quale non sfuggì neanche Emil. Si sentì allìimpovviso solo e stanco e dolore alle piante dei piedi….al 35° km Emil strinse i denti,ricacciò indietro il dolore, sul volto la smorfia che più smorfia non avrebbe potuto e gettò il cuore oltre tutti gli ostacoli. Fu in quel momento che capì davvero che cos’era correre la maratona.

Vinse all’Olimpiade i 5000 metri, 10.000 metri e la maratona. Aveva reso possibile ciò che si pensava impossibile

“Io ero felice quando venivo premiato con una tuta nuova”

“Un atleta dovrebbe correre con la speranza nel cuore i sogni nella testa e pochi soldi nelle tasche”

 

 


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